Si apre la corsa dei viaggiatori verso le agenzie di viaggio e ai tour operator per richiedere il tanto agognato rimborso in denaro dei voucher emessi in occasione delle cancellazioni delle prenotazioni per l’emergenza sanitaria da Coronavirus nel 2020.
Infatti proprio negli ultimi mesi stiamo assistendo alla scadenza del termine ultimo di 30 mesi previsto dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe del 01/03/2022 per richiedere il rimborso in denaro dei voucher, se questo non è stato utilizzato per altre prenotazioni.
Agli operatori del settore era stata infatti data la possibilità di emettere, in caso di annullamento della vacanza (per un lockdown, per divieto di viaggio, per quarantena, per chiusura hotel ecc.), dei voucher validi per 12 mesi (poi divenuti 18 e 24 mesi), trascorsi i quali sarebbero stati convertiti in denaro.
Con il decreto milleproroghe, i 12 mesi iniziali sono diventati 30 mesi, dando sempre più respiro alle agenzie e ai tour operator.
Tuttavia, adesso gli operatori del settore, alla scadenza dei 30 mesi che decorrono dalla data di emissione del voucher, dovrebbero effettuare il rimborso automaticamente entro 14 giorni, ma tale circostanza viene il più delle volte disattesa.
Questo perché alcuni operatori, nel frattempo, sono falliti e altri sono in ginocchio per un carente fatturato e anche per i rincari energetici.
Il Ministero del Turismo aveva cercato di sanare le situazioni di insolvenza legate ai voucher non utilizzati, predisponendo un fondo voucher ed attivando la piattaforma sul sito del Ministero che, tuttavia, ha permesso di inoltrare le richieste solo entro il 31 dicembre 2021, lasciando dunque scoperte tutte le nuove richieste relative ai voucher con scadenza a 30 mesi.
In ogni caso, contro le agenzie e tour operator che sono ancora in piedi e che non intendono rimborsare i voucher scaduti, i viaggiatori potranno effettuare una prima richiesta di rimborso e, in caso di negativo riscontro, si potranno servire dell’assistenza di un avvocato per una eventuale azione legale dinanzi le autorità competenti.