In responsabilità medica, un tema molto importante e frequente è la perdita di chance che subisce un paziente.
Cosa significa?
In ambito medico, la chance consiste nella perdita subita della possibilità di un incerto risultato finale prospettato dai sanitari.
“La chance si definisce come una “concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene o risultato“.
Essa non è una mera aspettativa di fatto, ma un’entità patrimoniale a sé stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile d’autonoma valutazione. In quanto tale, la sua perdita (vale a dire: la perdita della possibilità di conseguire il risultato utile) configura un danno concreto e attuale, che deve essere risarcito agli eredi sopravvissuti.”
Infatti, l’omessa/tardiva/inesatta diagnosi dà luogo a danno risarcibile per errata/omessa esecuzione di un intervento chirurgico, che abbia comportato la perdita per il paziente della chance di vivere per un periodo di tempo più lungo rispetto a quello poi effettivamente vissuto.
Per esempio se nel primo esame o ecografia c’è già un puntino (tumore) e il medico non se ne accorge, ma se ne accorge solamente al successivo esame, c’è una perdita di chance di vivere di più perché se presa in tempo il tumore poteva essere risolto nel migliore dei casi, oppure poteva essere meno aggressivo.
Ad esempio l’intervento avrebbe potuto riguardare l’asportazione di una piccola parte dell’arto inferiore rispetto all’amputazione totale della gamba.
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