L’apertura della successione indica il momento in cui ha inizio il procedimento successorio subito successivo alla morte della persona cara.
Sappiamo che la successione può essere testamentaria, quando è regolata da un testamento oppure legittima, quando è disciplinata esclusivamente dalla legge (in assenza di testamento).
Con l’apertura della successione, gli eredi subentrano nei rapporti giuridici di natura patrimoniale del defunto ovvero vengono ereditati sia crediti che debiti, oltre a contratti ancora in essere ecc.
Gli eredi hanno la facoltà di accettare o rifiutare l’eredità, una volta che sono stati individuati come possibili successori del defunto (vocazione) e dopo che vi è la concreta offerta del patrimonio ereditario ai successori (delazione).
Non tutti, però, hanno intenzione di accettare l’eredità, soprattutto quando il deceduto ha lasciato solo una marea di debiti. In tal caso, la legge permette agli eredi di rinunciare ovvero di manifestare la decisione di non voler acquistare l’eredità del de cuius. Per rinunciare all’eredità basta firmare una dichiarazione davanti al notaio oppure recarsi in tribunale (del luogo in cui si è aperta la successione) e presentare un atto in cancelleria, in materia di volontaria giurisdizione.
Invece, nel caso in cui gli eredi accettino l’eredità, questi ultimi andranno a manifestare la volontà di prendersi carico dei beni e dei debiti del defunto, così acquistando definitivamente la qualifica di “eredi”, con tutti i pieni diritti successori che ne conseguono.
Cosa succede se il chiamato all’eredità muore prima e non può succedere? Ovvero nel caso più specifico in cui un figlio muore prima dei genitori che cosa accade?
I soggetti che discendono dall’erede morto subentrano a seconda del grado di parentela con il loro ascendente e senza alcun limite di grado.
Quindi, nel nostro caso, stando a quanto previsto dalla legge, se il figlio muore prima dei genitori e non si è mai sposato e non ha a sua volta figli, gli eredi legittimi sono i genitori. In presenza di genitori e di uno o più fratelli, l’eredità viene divisa, al 50% tra i genitori e al 50% tra i fratelli.
Pertanto, se un erede muore prima della successione, il diritto di accettare l’eredità viene trasmesso ai suoi eredi legittimi insieme al patrimonio ereditario.