Nell’era digitale è particolarmente invalsa la prassi di acquistare online, da improbabili store che nascono e muoiono da un giorno all’altro sulle pagine social, le cosiddette repliche. Si tratta di oggetti, che vanno dal vestiario agli orologi, che imitano quelli originali e, per ciò solo, vengono venduti ad un prezzo notevolmente inferiore.
Il fenomeno si è diffuso in particolare sulla piattaforma Instagram, dove gli store online hanno la possibilità di condividere le foto dei loro oggetti e delle storie accattivanti, le quali fanno pensare di star acquistando un oggetto conforme alla legge e senza alcun rischio.
Ma a cosa va incontro chi acquista o vende online tali repliche?
La legge parla chiaro; chiunque pone in essere tale condotta concretizza il reato di contraffazione, ossia l’illecito utilizzo di un marchio senza la necessaria autorizzazione da parte della casa che lo produce; pertanto potrà incorrere nella sanzione della reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 2.500 e 25.000 euro.
Ma attenzione! Anche chi acquista tale merce potrebbe incorrere nel reato di incauto acquisto, ossia una fattispecie che condanna chi acquista da Internet senza compiere le necessarie verifiche sulla provenienza, legittima o meno, della merce.
Ho affrontato l’argomento nella recente intervista, pubblicata sul noto programma Striscia La Notizia, in cui approfondisco il fenomeno e avverto sui rischi cui potrebbe incorrere chi pone in essere tali comportamenti.
Ecco il del servizio con l’intervista completa.