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Rubrica Legale

Riduzione canone di locazioni commerciali causa lockdown: le ultime sentenze

La pandemia Covid ha determinato molte conseguenze negative, che si sono abbattute, in primo luogo, sugli affittuari dei locali commerciali: a causa dei molteplici interventi governativi, molti locali sono stati chiusi al pubblico e tuttora rimangono, per molti versi, a mezzo servizio.

Facile capire come il conduttore non riesca ad onorare gli impegni assunti in sede contrattuale circa il pagamento del canone pattuito, neanche qualora il suo locale si trovi in zona gialla (la più flessibile).

LE SENTENZE A FAVORE DELLA RIDUZIONE DEL CANONE

Per tale motivo, la normativa e la giurisprudenza hanno codificato alcuni strumenti molto utili per permettere al conduttore di risparmiare sul canone d’affitto, pur mantenendo in vita il contratto.

Il punto di partenza è rappresentato dalla Legge 13 del 2020, la quale stabilisce che il rispetto delle misure contenitive previste dal Governo viene sempre valutato ai fini dell’esclusione della responsabilità del debitore nelle locazioni commerciali. Sulla scia di tali considerazioni i giudici sono arrivati alle seguenti conclusioni:

  1. A Bari, il Tribunale, con sentenza del giugno 2020, ha ritenuto che anche il giudice dell’esecuzione possa autorizzare la rinegoziazione del contratto, ai fini di una sua riduzione;
  2. A Catania invece il Tribunale, con sentenza del luglio 2020, ha ritenuto che nell’ambito della valutazione della gravità dell’inadempimento, ai fini della risoluzione del contratto di locazione, si debba tener conto del rispetto delle misure di contenimento;
  3. Ad agosto è toccato al tribunale di Roma, il quale ha avuto modo di stabilire che, nell’ambito del rispetto del principio di buona fede e correttezza, le parti debbano addivenire alla rinegoziazione di un nuovo importo del canone, parametrato alle perdite dovute al Covid;
  4. Infine il Tribunale di Macerata, nell’ottobre 2020, ha concluso affermando che il conduttore ha sempre l’onere di dimostrare l’incidenza negativa della normativa anti covid sull’obbligazione contrattuale, ai fini dell’ottenimento di una riduzione del canone.

IN CONCLUSIONE

Come si vede, allo stato dei fatti non esiste ancora una legge che attribuisca espressamente al conduttore il diritto ad ottenere una riduzione del canone causa Covid, né tantomeno un diritto a sospendere unilateralmente il pagamento di esso.

Gli ultimi approdi giurisprudenziali dimostrano però che l’orientamento dei giudici sia quello di ritenere il rispetto del dovere di buona fede e correttezza come determinante, ai fini della concessione delle misure richieste in sede giudiziale, sia dal locatore che dal conduttore.