Dal referendum del 2016 si è aperto il grande processo di uscita del Regno Unito dall’UE: la BREXIT!
Con risultati inaspettati, ricordiamo che il 23 giugno 2016, il 51,9% degli inglesi ha espresso voto favorevole all’uscita dall’UE, contro il 48,1% degli elettori, schierati a favore della permanenza.
Da allora è iniziato un lungo periodo di transizione, nel quale Londra e Bruxelles hanno cercato di raggiungere un accordo definitivo che stabilisse le sorti di uno dei più importati stati membri.
Ad oggi e precisamente dal 31 gennaio 2020 la Gran Bretagna è uscita ufficialmente dall’UE. Si tratta di uno degli eventi più significativi per la storia dell’Europa, che inevitabilmente sta comportando la necessità di definire i diritti e i doveri dei cittadini britannici in UE e dei cittadini europei in Inghilterra.
Invero, la Brexit porterà notevoli novità in tutti i settori del mercato, con particolare riguardo agli aspetti legati al “travel” ovvero ai voli ed ai viaggi “tutto compreso” nel Regno Unito.
Relativamente al trasporto aereo, infatti, è bene precisare che i voli non dovrebbero essere più di tanto interessati dalla Brexit: le compagnie aeree saranno in grado di operare normalmente i voli da e verso il Regno Unito.
In particolare, la Gran Bretagna continuerà a seguire l’attuale legislazione europea introdotta con il regolamento CE n. 261/04. Il passeggero quindi sarà protetto dai diritti dei passeggeri aerei dell’UE per i voli in partenza dall’UE (operati da compagnie aeree dell’UE ed extra UE) e per i voli che arrivano in UE in partenza da Paesi extra UE (operati da compagnie UE). Sarà altresì protetto dai diritti dei passeggeri aerei del Regno Unito per i voli in partenza dal Regno Unito operati da compagnie aeree del Regno Unito (ad esempio British Airways).
Tuttavia, sorgono spontanee alcune domande utile, sulle quali sembra opportuno prestare la giusta attenzione.
- Servirà il passaporto per viaggiare nel Regno Unito?
Fino al 31 dicembre 2020 non ci sarà bisogno del passaporto. La carta d’identità in formato cartaceo continuerà ad essere un valido documento per l’ingresso nel Regno Unito.
al 2021 e nell’ipotesi di un “non accordo”, il viaggiatore dovrà essere munito di passaporto. Questo comporterà più tempo di attesa in aeroporto, poiché il controllo passaporti potrà essere più rigoroso e si potranno verificare dei disservizi principalmente a causa del cambio di sistema.
In ogni caso, si consiglia, per chi ne fosse in possesso, di viaggiare già verso il Regno Unito con il proprio passaporto!
- Servirà il visto per viaggiare nel Regno Unito?
Fino alla fine del 2020 non sarà necessario alcun visto per viaggiare nel Regno Unito. Tuttavia, rimane ancora incerto cosa succederà dopo il 2021. Probabilmente, come già annunciato dalla Commissione europea, ci sarà bisogno di un accordo bilaterale con il Regno Unito sulla mobilità dei cittadini europei e britannici senza la necessità di un visto. Per ora ricordiamo che il tempo massimo per restare nel Regno Unito come turisti è di tre mesi, dopodiché occorre chiedere un visto di lavoro.
- Si potrà viaggiare ancora con il proprio animale domestico?
Per adesso sì e probabilmente anche in futuro. L’importante è assicurarti che:
– la vaccinazione contro la rabbia sia stata fatta almeno 21 giorni prima della data prevista di viaggio;
– il tuo animale sia provvisto di un chip o un tatuaggio elettronico con un numero di identificazione;
– il passaporto rilasciato dal veterinario sia in corso di validità.
- quali tutele avrà il passeggero per i viaggi vacanza organizzati?
Per i pacchetti “tutto compreso” acquistati con un tour operator o agenzia di viaggi situati nell’UE, i viaggiatori potranno richiedere, in caso di eventuali inadempimenti del contratto di viaggio, il rimborso del pacchetto. Se invece si acquista il pacchetto da un organizzatore del Regno Unito i viaggiatori potrebbero non beneficiare degli stessi diritti di cui sopra. In tale caso, per meglio tutelarsi, occorrerà stipulare un’assicurazione complementare.
Soffermandosi brevemente sulle altre tipologie di trasporto, vediamo che potrebbero esserci ulteriori novità circa i viaggi in treno ovvero inerenti al trasporto in auto.
Per quanto attiene al trasporto ferroviario, i diritti dei passeggeri dell’UE continueranno ad essere garantiti in caso di cancellazione o ritardo per la parte del viaggio che si svolgerà in Paesi dell’Ue. Al contrario, per la parte del viaggio effettuata nel Regno Unito, si applicherà la legislazione nazionale inglese.
Riguardo alla circolazione in autovettura invece, si specifica che sarà ancora possibile usare la patente di guida italiana. Ciò nonostante si consiglia di verificare con la propria compagnia di assicurazione l’eventuale copertura in Gran Bretagna e se vi è bisogno per circolare della “carta verde” ossia la Carta internazionale di assicurazione dei veicoli a motore.
Buon Viaggio a tutti!