A causa del nuovo coronavirus, in Cina la situazione continua a essere difficile, soprattutto nella città di Wuhan dove già dalla fine del 2019 sono partite le prime segnalazioni del contagio.
La situazione ha creato forti disagi per il trasporto aereo internazionale, con cospicue ripercussioni per il commercio e il turismo. Se pensiamo che a Pechino sono state chiuse la Muraglia Cinese e la Città Proibita, per evitare i grandi affollamenti. Per scongiurare l’espansione del virus 13 città sono state isolate:
- Wuhan
- Huanggang
- Ezhou
- Chibi
- Xiantao
- Enshi
- Qianjiang
- Xianning
- Huangshi
- Xiaogan
- Zhejiang
- Jingzhou
- Lichuan
Anche in Italia, si cercano di monitorare gli arrivi e le partenze per e dalle zone interessate, con screening e controlli rigorosi sulle condizioni di salute dei passeggeri.
Solo l’aeroporto di Roma Fiumicino ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, con un traffico di passeggeri costantemente controllato con i più sofisticati sistemi di sicurezza del gestore aeroportuale.
Tuttavia, sono tante le preoccupazioni per chi viaggia, soprattutto per lavoro, considerando che ogni anno ben 200.000 italiani si recano in Cina.
Nonostante ciò non bisogna creare allarmismo!
Anche la FIAVET (Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio e delle Imprese del Turismo) ribadisce che l’imbarco per le zone interessate dal virus dovrebbe avvenire se non per ragioni strettamente necessarie e soprattutto con la massima attenzione.
Inoltre, essendo ancora impossibile premunirsi di alcun vaccino prima della partenza, i passeggeri devono attuare una serie di avvertenze di carattere generale.
Per chi volesse partire per la Cina, quindi si consiglia di:
- Evitare luoghi affollati e di assemblamento, facilmente esposti al contagio;
- Utilizzare solo cibi ben cotti (niente crudo);
- Bere acqua in bottiglia sigillata;
- Utilizzare disinfettanti per le mani e mascherine.
Ad ogni modo, essendo in presenza di circostanze del tutto eccezionali, i viaggiatori possono contattare le proprie agenzie di viaggi e modificare l’itinerario ovvero cambiare la destinazione dei voli, nonché posticipare la partenza.
In altri termini, ai sensi del codice del turismo, gli operatori turistici possono mettere a disposizione dei clienti anche destinazioni alternative, laddove vi siano partenze imminenti e già programmate. Altresì, i viaggiatori possono decidere anche di recedere dal contratto di viaggio, a norma dell’art. 41, comma 4 del Codice del Turismo, con l’integrale rimborso delle spese sostenute per l’acquisto del pacchetto turistico.
Il recesso del viaggiatore/passeggero è dunque legittimato dal fatto che le circostanze imprevedibili e straordinarie minano la finalità turistica del contratto di viaggio ovvero la realizzazione del benessere psico-fisico derivante dal pieno godimento della vacanza come occasione di svago e riposo.
Anche le compagnie aeree si stanno muovendo per affrontare il disagio e garantire la massima tutela ai passeggeri.
Infatti, la Etihad Airways, con un comunicato delle ultime ore, ha predisposto la rinuncia alle spese di cambio prenotazione e cancellazione dei biglietti da e verso la Cina.
Un portavoce della compagnia ha affermato: “Etihad Airways sta inoltre rinunciando alle spese di riprenotazione e rimborso per i biglietti emessi il 24 gennaio 2020 o prima della data per il viaggio da o verso la Cina continentale tra il 24 gennaio e il 29 febbraio 2020. Ospiti che desiderano apportare modifiche o annullare i loro voli Etihad dovrebbe farlo chiamando il nostro contact center negli Emirati Arabi Uniti al numero +971 600 555 666 o in Cina al (+86) 400882 2050, oppure contattando il loro agente di viaggio nel caso in cui non abbiano prenotato il viaggio direttamente con Etihad”.